mercoledì 5 novembre 2008

carote in agrodolce

Le carote finiscono spesso per fare una figura piuttosto misera come contorni. Ecco un modo per renderle particlarmente appetitose e anche un po' "giudeecce", visto che ci sono i pinoli e - come dice sempre mio marito - se vuoi capire se un piatto veramente ebraico-italiano, guarda se ci sono i pinoli!

Ingredienti
1 kg di carote
50 gr di uvetta
50 gr di pinoli
olio, aceto, sale

Raschiate le carote e tagliatele a fettine sottili (non con la mandolina però, devono avere un po' di consistenza). Passatele sotto l'acqua in un colino e mettetele in una pentola senza scolarle dall'acqua con abbondante olio. Cuocete piano piano a pentola coperta. Quando sono quasi cotte aggiungete uvetta e pinoli e lasciate scoperto. All'ultimo aggiungete qualche cucchaio di aceto secondo l vostro gusto e lasciate dare un'ultima bella rosolata alle carote

lunedì 20 ottobre 2008

non solo latte e miele

Il miele - ma lo saprete meglio di me - è un ottimo ingrediente anche per ricette salate. Devo ammettere che la prima volta che me ne hanno parlato, sono rimasta un po' perplessa. Erano due mie amche israeliane di origine marocchina che per Rosh HaShanà (il nostro capodanno) avevano preparato il pollo con il miele. Poi ho pensato: se i miei parenti di Firenze fanno la carne col cioccolato (che chiamano al dolceefforte e che prima o poi avrò il coraggio d provare a cucinare da sola), perché non usare il miele? Bon, questa ricetta usa dei petti di pollo al miele a semi di sesamo è presa e riadattata da un libro di ricette israeliano, il primo che mi sia mai comprata, e va bene per 4 persone.

Ingredienti:
2 bei petti di pollo tagliati a cubotti il più possibile regolari
3 cucchiai di semi di sesamo
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di miele
2 spicchi di aglio
olio

Mettete in una ciotola i cubetti di pollo con la salsa di soia e gli spicchi di aglio schiacciati. Mescolate bene. coprite con la pellicola e lasciare riposare in frigo per un'ora.
Passato il tempo dovuto, scaldate l'olio in una padella e versate il pollo e tutta la sua salsina. Fate dorare ben bene. Aggiungete il miele e i semi di sesamo e fate glassare leggermente.
Da servirsi con una bella insalata di cavolo cappuccio bianco tagliato sottile sottile e condito semplicemente con olio, sale e aceto.

giovedì 18 settembre 2008

Una crema un po' così

In tanti si chiedono come diamine si faccia a mangiare kasher senza diventare scemi. Forse posso darvi un suggerimento: ci sono le scorciatoie! Un grande avanzamento nella tecnica è stato offerto dal latte di soya, che è permesso utilizzare anche in piatti e pasti di carne. Il che ha anche permesso alla sottoscritta di rivedere la ricetta di una crema senza latte, già di per sé non male anche se fatta con l'acqua.

Per ogni uovo intero:
1 bicchiere e mezzo di latte di soya (o acqua)
1 cucchiaio di farina
2 cucchiai di zucchero
il succo di mezzo limone e un pezzetto di scorza

Sbattere bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere la farina e infine il limone e il latte di soya. Deve incorprare parecchia aria. Mettere il composto sul fuoco e continuare a girare bene. Quando la crema sta per prendere il bollore, abbassare la fiamma e cuoce per altri cinque minuti.
Sta molto bene con pere o mele a pezzetti e caramellate in padella con un po' di zucchero di canna e cannella.

mercoledì 13 agosto 2008

Melanzane, una tra mille

Credo che le melanzane siano tra le verdure con maggiore successo nelle cucine ebraiche che si affacciano sul mediterraneo. C'è perfino una canzone in ladino (il dialetto ebraico sefardita) che si chiama Comida de berendeja e che racconta come per ogni giorno della settimana si cucinino le melanzane in un modo diverso.
Questa che propongo è un modo molto rapido, una specie di concia di melanzane alleggerita dal fatto che le verire non vengono fritte.



Ingredienti:
1 melanzana
2 peperoncini interi
5-6 foglie di basilico
aglio
olio, aceto, sale

Tagliate a fette di 4-5mm le melanzane con la buccia e (se questa è la vostra scuola) mettetele in un colino con il sale a smaltire l'amaro. Grigliatele e mettetele in un piatto. Conditele con abbondante olio una bella spruzzata di aceto, aglio tagliato a fettine, sale, il basilico e i pepeoncini spezzettati. Coprite e lasciate riposare per almeno qualche ora. Più stanno lì e più sono buone.

giovedì 26 giugno 2008

Kugel di zucchine e carote


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Inserito originariamente da sarit5737
Questa volta voglio proporre una variazione semplicissima ma apprezzatissima del kugel (קוגל). Il kugel è un piatto tipico della cucina ashkenazita. Letteralmente vuol dire palla, perché - mi dicono - un tempo veniva fatto in stampi a forma di semisfera, tipo zuccotto. Io kugel lo tradurrei pasticcio.
Ne esistono di dolci e di salati e il più tipico di quelli salati è fatto a base di pasta all'uovo, tipo tagliolini, che qui ti vende a "tocconi" al shuk.
Quello che ho realizzato oggi è a base di zucchini e carote. La ricetta l'ho riadattata da un libro di ricette vegetariane (il titolo è meglio che non lo traduco in italiano, perché potrebbe fare pensare male... Wild figs for breakfast) che ho trovato in casa, probablimente dall'anonimo precedente inquilino, che ringrazio.

Ingredienti
5 zucchini
1 cipolla
2 carote
3 uova
50 gr farina
50 gr formaggio tipo fontina grattugiato (qui uso l'emek עמק)
sale, pepe
un cucchiaino di misto spezie a proprio gusto (può andare bene tipo curry, qui uso il mix che si usa per la shawarma oppure la curcuma)

Grattugiate cipolla, zucchini e carote e metteteli in un colino,mentre fate tutto il resto, così colano un po' di acqua. Sbattete le uova insieme alla farina, alle spezie e al formaggio. Preparate una teglia un po' alta e rivestitela di carta forno. Unite le verdure al composto di uova, e integliate. Il kugel va in forno a 200° per 50 minuti circa. Poi date una bella ripassata al grill, finché la crosticina sopra non diventa dorata.

martedì 10 giugno 2008

il mattino ha la colazione in bocca

Tra me e mio marito c'è un rapporto meraviglioso. Quando però si arriva a discutere di questioni di principio le cose possono diventare difficili.
L'argomento che almeno una volta a settimana dà luogo al dibattito è la colazione. Siamo in effetti due teorici delle colazioni nutrienti e su questo niente da ridire. Il problema è che, soprattutto il sabato mattina, a me piace fare una mega-colazione con dolci e salati. Ma per mio marito: aaarghh, è un'eresia!
E' così che ho messo a punto questa ricetta tradizionale per il capodanno ebraico, che lui adora (così non si lamenta) e che a me piace mangiare anche dopo formaggio fresco e insalata di pomodori e cetrioli.

Dolce al miele
450g farina 00
250g miele mille fiori o di acacia
4 cucchiai di zucchero
2 uova

70g olio (se proprio volete evo, ma sceglietelo dal gusto molto delicato - io in questi casi uso un buon olio di semi di arachidi)
50g noci gusciate e tagliuzzate grossolanamente

50g uvetta sultanina ammollata

1/2 bicchiere di acqua calda

1/2 limone non trattato (scorza grattugiata e succo)
1 bustina di lievito per dolci
cannella e chiodi di garofano in polvere secondo i gusti


Sciogliete miele e zucchero nel mezzo bicchiere di acqua calda. Unite l'olio, il limone e i rossi delle uova. Poi aggiungete piano la farina setacciata con il lievito, la cannella e i chiodi di garofano. Montate le chiare a neve e aggiungete anche quelle. Per ultime unite le noci e l'uvetta (dopo averla leggermente infarinata). Mettette il tutto in una teglia oliata e infarinata e infornate a 170°-180° per 45 minuti. Sentirete che profumino!