domenica 22 agosto 2010

minestra di zucca e peperoni

Se in famiglia c'è un vegetale ostico, è il peperone. Siccome però d'estate sembra obbligatorio mangiarlo e so che esistono circa cinquemila modi per tentare di renderlo più digeribile per gli stomachini delicati, mi permetto di mettere anche il mio suggerimento a mo' di cappello introduttivo alla ricetta: i peperoni io li spello da crudi, li pelo, come fossero un frutto. Ci vuole una certa cautela, perché altrimenti si finisce col buttare via metà del vegetale o col tagliarsi metà del polpastrello, ma è un lavoro che merita. Nulla a che vedere con lo spellarli dopo averli arrostiti o altri rimedi. Poi ognuno farà come vuole, perché - si sa - la propria soluzione è sempre la migliore.
Venendo alla minestra in sé:

700 gr. di zucca estiva - peso netto
350 gr. di peperoni rossi (pelati da crudi!!!)
150 gr. di patate
1 cipolla
2 lt. di brodo vegetale
qualche rametto di timo
prezzemolo
olio evo

sale e pepe
una manciata di semi di zucca secchi

Affetto la cipolla e la soffriggo leggermente nell'olio. Aggiungo la zucca, i peperoni, le patate a pezzetti e il timo e lascio insaporire per qualche minuto. Poi aggiungo il brodo vegetale e lascio cuocere piano piano per circa 40 minuti. Infine aggiungo un po' di prezzemolo e frullo con un frullatore ad immersione. Assaggio e aggiusto di sale e pepe. La servo con alcuni semi di zucca e (se chalavì) con un cucchiaino di panna da cucina.
Ottima tiepida, nelle sere d'estate.

venerdì 26 marzo 2010

Viva, viva, viva l'Inghilterra!

Apro con questo post una (si spera) interessante serie di piatti stimolati dalle mie frequentazioni londonesi. Si tratterà di piatti più o meno tradizionali, adattati alle esigenze di una cucina kasher e anche un po' al mio gusto. Oggi comincio con una "pie". Le pie sono una specie di ossessione nel Regno Unito, di carne, di pesce, di frutta, di tutto di più. Il procedimento per altro è semplicissimo: prendi un po' quello che ti pare, condiscilo, mettilo in una teglia e coprilo con pasta sfoglia o pasta brisé o di una sfoglia fatta in casa (meglio!)a secondo dei gusti e delle disponibilità. Il tutto va in forno finché non è cotto. E poi si mangia. Banale, no?
Per cominciare quindi ho preparato una ricetta che ho trovato e riadattato da una rivista di cucina locale. Si chiama Pie di würstel e porri e queste sono le dosi per circa 6 persone

Per il ripieno
3 porri
1 mela grossina
6
würstel o salsicce di manzo
250 ml di brodo vegetale o acqua
1 cucchiaio di farina
1 cucchiaio di senape
2 cucchiai di olio

Per la pasta (a occhio: dipende dalle dimensioni della teglia che si usa)
farina
2 parti di acqua e 1 parte di olio
pizzico di sale
o in alternativa 1 rotolo di pasta brisé pronto
un uovo leggermente sbattuto

Scaldo l'olio in padella e ci rosolo i
würstel per qualche minuto, poi li metto da parte. Intanto pulisco, lavo e affetto grossolanamente i porri, poi li metto nella solita padella (dove ci sarà sempre il sugo dei würstel) e li soffriggo due o tre minuti. Abbasso la fiamma e lascio cuocere dolcemente per una decina di minuti. Sbuccio e taglio a quadratini la mela, la aggiungo i porri e faccio cuocere un altro paio di minuti. Aggiungo la farina e subito dopo la senape e mescolo bene, aggiungendo il brodo caldo. Poi trasferisco il tutto in una teglia, che copro e sigillo con la pasta fatta a mano o con la pasta brisé.

Spennello la superficie con l'uovo sbattuto e inforno a forno già caldo a 190° per circa 50 minuti o fino a che il pie non è ben colorito.
Ora una piccola nota sulla pasta. Nella ricetta che ho trovato sulla rivista consigliava la parta brisé. A me invece è venuto in mente di utilizzare la ricetta della pasta che uso per le buricche (ad una altro momento la ricetta di questi pasticciotti ripieni). Gli ingredienti sono semplicemente farina acqua olio e poco sale. Il trucco per renderla friabile sta tutto nell'impastare la farina con acqua e olio molto caldi e ripegare la pasta più volte nella lavorazione.
Enjoy!