lunedì 9 febbraio 2009

Capodanno degli alberi

Secondo la tradizione ebraica ci sono diversi inizi dell'anno. Ad esempio nella Bibbia i mesi si contano da Nissan, mese di Pesach (la pasqua ebraica). Oggigiorno, capodanno (Rosh haShanà) è tra settembre e ottobre, all'inizio del mese di Tishrì. E' rimasta traccia però dei diversi capidanno. Oggi si festeggia il 15 del mese di Shvat (Tu biShvat) che è il Capodanno degli alberi, l'inizio della primavera in Terra di Israele.
Ora, capisco che non in tutto l'emisfero nord il clima è lo stesso e che probabilmente gli islandesi hanno pochi mandorli in fiore da festeggiare, però se volete provarvi ad unire ai festeggiamenti per questo capodanno ecologico, ecco la mia versione del rotolo di Tu biShvat.


Per la pasta:
300 gr di farina
100 gr di burro
1 uovo intero + 1 tuorlo con un paio di cucchiai di latte per spennellare
acqua per impastare
Per il ripieno
150 gr di mandorle tritate
150 gr di noci sgusciate e tritate
100 gr di pinoli
100 gr di uvetta ammollata (in acqua tiepida o liquore)
170 gr di zucchero
6-7 cucchiai di marmellata di fichi
scorza grattugiata di un limone o arancia

Preparate l'impasto per la sfoglia e lasciatelo riposare. Intanto mescolate lo zucchero, tutta la frutta secca e la scorza di limone o arancia. Sopra uncanovaccio stendete la pasta in un rettangolo, ma non troppo sottile perché altrimenti si rompe. Cospargetela con un velo di marmellata di fichi e poi con il ripieno - fate attenzione a lasciate i bordi liberi. Aiutandovi con il canovaccio arrotolate il tutto e premete il rotolone per compattarlo un po'. Coprite con la carta da forno la lastra del forno e appoggiateci il rotolone formando una spirale. Spennellate con il rosso d'uovo allungato con un po' di latte e fate cuocere circa 45min a 180°.
Fate freddare bene prima di trasferirlo sul piatto da portata e mangiarlo.

mercoledì 4 febbraio 2009

la pizza

La pizza richiama subito alla mente Napoli, la mozzarella filante ecc ecc. Ma a chi sia passato da Roma per il Portico d'Ottavia fa subito venire in mente Boccione e i suoi fantastici dolci.
Nella cucina ebraica romana infatti la pizza è anche dolce. E' anzi il dolce per eccellenza per feste e occasioni familiari, fatto secondo una (oddio, magari ce n'è anche più d'una) ricetta antichissima di cui si ha notizia fin dal 1600.
Del tutto indegnamente mi sono divertita oggi a rifarla, cercando di restare il più possibile fedele alla ricetta che ho e facendomi guidare dal ricordo del sapore.

Ingredienti per 45-50 pezzi:
1kg di farina
250gr di zucchero
1/4 lt di olio
150 gr di pinoli
150 gr di mandorle tritate
150 gr di cedrini
150 gr di uvetta
vino rosso q.b.

Scaldate l'olio e intrideteci ben bene la farina. Aggiungete tutti gli altri ingredienti. Stendete la pasta lasciandola piuttosto alta e tagliare dei rombi. Infornate a 180° fino a che non sono biondi.

venerdì 30 gennaio 2009

indovina che c'è per cena?

Ci sono quelle sere che proprio non ho voglia di mettermi a spignattare, eppure ho voglia di qualcosa di sfizioso. Lo so che questi discorsi possono far uscire dai gangheri gli amanti delle cotture lente e della cucina etnica raffinata. Ma a fine giornata mica tutti hanno due ore da passare tra i fornelli? Ecco quindi una ricettina "all'israeliana" presto detta e presto fatta: hummus im bassàr (חומוס עם בשר), cioè crema di ceci con la carne.

Ingredienti per 2:
200 gr di carne di manzo macinata
un pezzetto di cipolla
cumino in polvere
un pezzetto di peperoncino
prezzemolo
uno spicchio di aglio
una confezione di hummus da 250 gr. (se non ce l'avete v. in fondo)
una confezione piccola di ceci lessati (facoltativo)
olio, sale, pepe

Fate dorare la cipolla in padella nell'olio. Aggiungete la carne e le spezie e lasciate cuocere ben bene sfacedo con il mestolo la carne, come se fosse per un ragù. Intanto scolate i ceci dall'acqua di conservazione e sciacquateli sotto l'acqua corrente in un colino. Insaporiteli quindi in padella con un po' di olio e aglio, eventualmente aggiustando di sale.
Mettete infine su un piatto largo lo hummus, versate sopra i ceci e sopra ancora la carne. Spolverate con prezzemolo tritato e finite con un giro d'olio. La morte sua è mangiato con la pita. A voler fare una cena completa ci si può aggiungere una bella insalata mista o meglio ancora pomodori e cetrioli tagliati a cubetti e conditi con olio, sale, limone e una spolveratina di menta fresca tritata.

P.S. Per chi non avesse hummus in casa, una maniera rapidissima di farlo è versare una confezione di ceci lessati nel bicchiere del mixer (tenendo da parte l'acqua di conservazione). Aggiungere una puntina di aglio, una strizzatina di limone e se possibile un paio di cucchiai di tehina (salsa di sesamo). Frullare il tutto aggiungendo un poco di acqua dei ceci e a filo un paio di cucchiai di olio. Deve restare piuttosto denso.

sabato 17 gennaio 2009

l'angelica

La angelica è un dolce meraviglioso, supremo, sopraffino... angelico. E con una infinità di varianti. E' una specie di briochona che sembra complicata a raccontarsi, ma in realtà è molto semplice e tutto sommato rapida, considerando che si tratta di un dolce lievitato.
Segue la ricetta originale delle sorelli Simili e le mie varianti preferite.

Per il lievitino:
135 gr. farina 00
13 gr. lievito di birra
75 gr acqua tiepida

Per l'impasto:
400 gr. farina 00
75 gr zucchero
120 gr. latte tiepido
3 tuorli
120 gr. burro
un pizzico di sale

Per il ripieno:
50 gr. di burro fuso
75 gr. uvetta
75 gr. scorze di arancia

Preparate il lievitino, sciogliendo il lievito nell'acqua e unendo la farina. Lasciate lievitare per una mezz'oretta e intanto preparate l'impasto unendo piano piano tutti gli altri ingredienti. Unite poi l'impasto al lievitino. Bisogna impastare con le mani molto bene per far amalgamare i due impasti. Poi fate lievitare per circa un'ora. Riprendete la pasta. stendetela in un rettangolo alto ca. 3 mm. spennellatelo di burro fuso e cospargete di uvetta e scorze candite. Arrotolate e con un coltello tagliate a metà il rotolo per il senso della lnghezza. Intrecciate infine i due mezzi rotoli in modo che la parte con il ripieno resti il più possibile verso l'alto. Chiudete la treccia in una ciambella e infornate a 200° finché non è ben colorati.
Volendo si può glassare, spennellando la ciambella con 4 cucchiai di zucchero a velo mescolati a una chiara d'uovo (per una glassatura più leggera) oppure con 150 gr. di zucchero a velo mescolati a una chiara d'uovo (per una glassatura coprente).

Le mie varianti preferite che mi sono inventata (ma probabilmente anche altri le hanno inventate) sono:
Al cioccolato (nella foto - è già tagliata... indovinate chi è già passato di qui!):
Il ripieno è fatto con 100 gr. cioccolato a pezzetti piccoli, 50 gr. mandorle affettate, una generosa spolverata di cannella e i soliti 50 gr. di burro fuso.
Autarchica israeliana:
Il ripieno è fatto con 50 gr. datteri secchi snocciolati e tagliati a pezzetti, 50 gr. di fichi secchi sempre tagliati a pezzetti, 50 gr. di nocciole tritate, cannella e 50 gr. burro fuso.

mercoledì 5 novembre 2008

carote in agrodolce

Le carote finiscono spesso per fare una figura piuttosto misera come contorni. Ecco un modo per renderle particlarmente appetitose e anche un po' "giudeecce", visto che ci sono i pinoli e - come dice sempre mio marito - se vuoi capire se un piatto veramente ebraico-italiano, guarda se ci sono i pinoli!

Ingredienti
1 kg di carote
50 gr di uvetta
50 gr di pinoli
olio, aceto, sale

Raschiate le carote e tagliatele a fettine sottili (non con la mandolina però, devono avere un po' di consistenza). Passatele sotto l'acqua in un colino e mettetele in una pentola senza scolarle dall'acqua con abbondante olio. Cuocete piano piano a pentola coperta. Quando sono quasi cotte aggiungete uvetta e pinoli e lasciate scoperto. All'ultimo aggiungete qualche cucchaio di aceto secondo l vostro gusto e lasciate dare un'ultima bella rosolata alle carote